Il #Management ispirato alla #foresta. Ecco perché è vincente.

Come faccio a garantire i risultati e contemporaneamente un clima positivo e di #benessere? 

Come delego in modo efficace? Come posso #innovare e mantenere saldi i #valori fondanti ? 

Tante domande in questi anni di turbolenza e sfide continue. I #manager e le persone in generale sono lanciate in una corsa sfrenata che lascia poco tempo alle relazioni, alla conoscenza dell’altro, alla strategia di alto livello. I rapporti mediati dallo schermo rendono l’attività di gestione del #gruppo più complessa e a tratti frustrante. 

Da professionista ascolto quotidianamente persone in difficoltà, sotto #stress e bramose di ottenere “la formula magica” per uscire dalle criticità gestionali più comuni. 

Posto che questa, ahimè, non esiste, quello che sento essere più vicino a una formula magica è: ispirati alla #foresta! 

Cosa significa? E perchè funziona? 

La foresta è un #ecosistema avanzatissimo se pensiamo ai risultati che ottiene: dura nei secoli (a meno che qualcuno non la distrugga), produce ricchezza (ossigeno e vita), è un patrimonio che bisogna preservare se vogliamo davvero continuare a vivere sul nostro pianeta.  

Nei duri anni del #cambiamentoclimatico parlare di foreste è come parlare di veri e propri santuari, ed è esattamente quello che dovrebbero rappresentare per gli esseri umani. 

Inoltre le foreste ci possono insegnare tantissimo: vediamo perché. 

1- Le foreste sono delle vere e proprie #organizzazioni efficienti: sono diversificate, e al loro interno possiamo trovare tantissime specie viventi. Alberi decidui o sempreverdi, cespugli, arbusti, muschi, funghi, fauna di vario genere. Ogni elemento ha la sua funzione e soprattutto la ricchezza della foresta è data dalla #diversità e dalla #specializzazione. 

2- Le specie differenti sono Interdipendenti e cooperano tra loro. Ogni specie ha un ruolo: due diverse tipologie di albero spesso crescono in modo complementare, perché l’uno dipende dall’altro. Gli alberi della stessa specie compensano tra di loro le rispettive debolezze e forze, tramite le radici. Chi ha tanto nutrimento lo cede a chi ne ha meno.  I funghi producono nutrimento e sostanze necessarie per la crescita degli alberi e gli alberi creano le condizioni ambientali per la crescita dei muschi. 

3-Grazie alle radici, gli alberi e le altre specie si connettono e creano dei veri e propri reticoli comunicanti, tramite i quali si scambiano informazioni e nutrimento. Questo fenomeno, che negli ultimi anni è stato oggetto di molti studi scientifici, crea un vero e proprio sistema in cui gli esseri viventi hanno l’obiettivo di proteggersi vicendevolmente e di proteggere e perpetuare l’intero sistema. Le acacie, per esempio, quando sono prese di mira dalle giraffe, per evitare che le loro foglie vengano completamente mangiate, producono una tossina che viene trasmessa anche a quelle vicine, in modo tale che anche queste la producano, ottenendo l’allontanamento degli erbivori.  (La vita segreta degli alberi. Peter Wohlleben – 2016)

4- Le foreste hanno chiome alte verso il cielo e radici nel terreno: visione dall’alto  e radicamento, quindi concretezza, solidità. Questa tensione verso l’alto, il futuro, il nuovo, è sostenuta da tronchi solidi e ancor più forti radici, e permette all’intero sistema di mantenersi nel tempo. 

Quindi quali sono i suggerimenti che le foreste sembrano darci se le osserviamo un po’ più da vicino? Vediamone alcuni:

  • diversifica le #competenze; valorizza le diversità e i #talenti. Il gruppo funziona quando ognuno offre il meglio di sé agli altri per il raggiungimento degli obiettivi comuni. Ogni #persona è fondamentale per il contributo e il valore che porta. Fai in modo che ne abbiano consapevolezza e aiuta ad attualizzarlo; 
  • crea le condizioni per una cooperazione sana; prenditi cura del gruppo e fai in modo che il gruppo si prenda cura di se stesso, in una mutualità basata sulla connessione e sulla fiducia reciproche (tempo e spazio per confrontarsi, aiutarsi, ascoltarsi). Fai in modo che l’ascolto e il non giudizio diventino pratiche quotidiane;  
  • alza lo sguardo, occupati della strategia e della visione e contemporaneamente lavora sui valori condivisi che radicano e aiutano il gruppo a rimanere unito anche sotto le tempeste del #cambiamento;
  • porta valore al sistema, quindi all’interno del gruppo e all’esterno, creando relazioni costruttive verso tutti gli stakeholders. 

Non fermiamoci davanti alla distanza fisica: connessione e coesione sono possibili anche senza vedersi quotidianamente, ciò che conta è la qualità delle interazioni. Quando siamo in call, spegniamo tutte le fonti di disturbo. Vedo troppo spesso persone che mentre partecipano alle riunioni continuano a leggere mail, rispondere, navigare. Questo porta alla lontananza e alla percezione di una perdita di senso del gruppo, oltre che a un sovraccarico eccessivo per la nostra capacità di attenzione limitata.  

Le radici possono “viaggiare” per lunghe distanze e raggiungerci ovunque siamo se siamo disposti a lasciarle correre. 

E tu, sei pronto per  creare un’ azienda-foresta?

 

Photo by Marc Pell on Unsplash


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Daniela Ferdeghini

PCC Coach - Trainer - Hr Consultant M. +39 347 5707022 | E. daniela.ferdeghini@verdemeta.it | Skype daniela.ferdeghini